Moka Bialetti Dolce & Gabbana
Lifestyle

La Moka Bialetti si veste Dolce & Gabbana

È senza dubbio la moka preferita dagli italiani e oggi si veste di sicilianità

I carretti siciliani e una moka destinata agli amanti del collezionismo: Bialetti e Dolce & Gabbana firmano una collezione super cool che ti accompagna dalle prime luci dell’alba fino a sera.

Da Nord a Sud, le abitudini della prima colazione sono sempre le stesse: chiamatele brioche o cornetti, l’importante è accompagnarli con un ottimo caffè per dare una scossa alla giornata.

Il carretto siciliano da sempre ispira Stefano Gabbana e Domenico Dolce. Un esempio fra tanti, l’illustrazione creata per i vini Donnafugata nel quale gli elementi iconografici del mezzo di trasporto a due ruote dedicato alla campagna e trainato dai cavalli è il protagonista assieme al vino dell’azienda vinicola dell’isola.

Logo della collezione che si ispira ai carretti siciliani

Breve storia del carretto siciliano

Il carretto siciliano fece la sua comparsa nel XIX secolo, diffondendosi in tutta l’isola del Mediterraneo sino al XX secolo quando venne soppiantato dall’uso di mezzi a motore. Trainati dai cavalli, questo mezzo in legno era decorato a mano da maestri artigiani del posto. Intagli bucolici e colori sgargianti erano dettagli pittoreschi che lo resero famoso in tutto il mondo. A oggi, purtroppo, sono davvero in pochi, mastri che si dedicano alla produzione di questi mezzi folkloristici realizzati, soprattutto, per fini decorativi. Patria indiscussa del carretto siciliano è Aci Sant’Antonio (CT). In questa ridente cittadina in provincia di Catania si sono cimentati grandi nomi della tradizione pittoresca italiana come: Domenico di Mauro, Raimondo Russo e Nerina Chiarenza, Antonio Zappalà; il maestro Salvo Nicolosi allievo della bottega dei maestri e il Gaetano Di Guardo.

Breve storia della moka Bialetti

1933. Questa è la data d’inizio di una storia tutta italiana. La sua nascita si deve ad Alfonso Bialetti. L’imprenditore italiano ebbe l’intuizione dopo aver scrutato la moglie mentre faceva il bucato servendosi di una lisciveuse (una pentola di grandi dimensioni dotata di un tubo cavo con la parte superiore forata dove si mettevano assieme acqua, le cose da lavare e la liscivia (il detersivo di allora). L’acqua in bollore saliva lungo il tubo per poi ridiscendere sul bucato sfruttando bene la liscivia e imbibendolo in modo uniforme. Un gesto quotidiano che diede vita a uno strumento di cottura che tutti gli italiani conservano nelle proprie cucine. Dopo aver lavorato come fonditore in un’industria francese, torna a Crusinallo di Omegna, sul lago d’Orta e s’ingegna realizzando una moka in alluminio, il metallo che prese piede durante l’era fascista con Arnaldo Mussolini (fratello di Benito), che proclamava: “Se non abbiamo il ferro, abbiamo l’alluminio“.

Nel 1933 comincia la produzione della caffettiera a base ottagonale “che fa l’espresso come al bar” e con la Moka Express Bialetti il caffè diventa un affare italiano che accorcia le distanze tra borghesia e popolo meno agiato. Dal 1936 al 1940 verranno prodotte oltre 10.000 caffettiere l’anno, dando il senso della portata del successo ottenuto dalla caffettiera.

Lo stabilimento di Crusinallo arresta i suoi macchinari nel 2010 e si racconta abbia prodotto almeno 300 milioni di caffettiere Bialetti.

La moka Bialetti Dolce & Gabbana

moka bialetti x dolce & gabbana
Moka Bialetti disegnata da Dolce & Gabbana, la più cool del 2022

La moka Dolce & Gabbana per Bialetti è realizzata nella classica versione a 3 e 6 tazze con un corpo in alluminio decorato dai classici motivi carretto siciliano, manico e pomello termoplastico e fondo in un sgargiante rosso. Adatta all’utilizzo su piani cottura a gas, elettrici e in vetroceramica.
Idonea all’uso su piastra induzione solo ed esclusivamente se usata con piattello per induzione Bialetti.

La Moka Express Bialetti Dolce&Gabbana è in vendita a un costo di 80,00 euro.