Bellussi, Valdobbiadene. Colline
Food

Bellussi presenta Demì, la piccola bottiglia dal brillante perlage

Bellussi presenta le nuove bottiglie da 375 ml dedicate ai vini BellusSì Blanc de Noir Brut e Prosecco DOC Rosè Brut

375 ml di perlage puro, che risale dal fondo della bottiglia e che vibra sul palato: Bellussi presenta le piccole di casa, BellusSì Blanc de Noir Brut e Prosecco DOC Rosè Brut, aggiungendo novità al pregiato vino di Valdobbiadene.

Bellussi Demì
Brut e Prosecco nel formato 375 ml

Una nuova misura per raggiungere un target ancora più ampio, una scelta innovativa per la cantina che ha deciso di puntare su un formato che per bollicine e spumanti si potrebbe definire inedito o inusuale. Ideale per chi vuole concedersi un momento di puro piacere o semplicemente per brindare durante una cena o per un aperitivo con gli amici; un lusso che chiunque può concedersi senza acquistare bottiglie di capacità maggiore.

L'ingresso della cantina
L’ingresso della cantina
L'interno della cantina Bellussi
L’interno della cantina Bellussi

Le uve protagoniste sono il Pinot Nero utilizzate per BellusSì Blanc de Noir Brut, un vino spumante brut secco e fragrante e Prosecco DOC Rosè Brut, un rosè ottenuto da uve Glera e Pinot Nero con sentori agrumati di pompelmo rosa e note di piccoli frutti rossi. Entrambi sono presentati nei formati da 750 ml, 1 l e 3 l, che saranno distribuiti anche nella nuova bottiglia da 375 ml.

A livello tecnico gli investimenti sono stati notevoli – afferma Enrico Martellozzo, che con i figli Francesca e Giovanni è a capo dell’azienda –, in modo particolare abbiamo dovuto rivedere l’intera linea di imbottigliamento adattando le macchine in nostro possesso. Inoltre, abbiamo dovuto creare una bottiglia completamente nuova partendo da un disegno tecnico realizzato ad hoc per studiarne misure e proporzioni corrette: ridurre le misure delle bottiglie preesistenti non era infatti sufficiente per dare vita a questo nuovo formato“.

Dietro Bellussi, una famiglia dal retaggio vinicolo

Nel 1993, Enrico Martellezzo, erede di una famiglia legata alla viticoltura, rileva l’azienda Bellussi di Valdobbiadene (TV). Ad affiancarlo in questa nuova avventura è l’enologo Francesco Adami. L’imprenditore, sebbene legato alla tradizione vitivinicola italiana, pone il trattamento del suo raccolto in una cantina iper tecnologica. Si focalizzerà, poi, su una selezione delle migliori uve del territorio, esaltandone le caratteristiche aromatiche degli acini. Martellezzo ha costruito il suo successo attorno al suo menage familiare grazie al sostegno del padre Paolo, della moglie Renata Mari e dai figli Francesca e Giovanni.

Bellussi. Enrico Martellezzo, Renata Mari e i figli Francesca e Giovanni
Enrico Martellezzo, Renata Mari e i figli Francesca e Giovanni
L’enologo Francesco Adami

Bellussi fonda le sue radici nel borgo collinare di Valdobbiadene, Patrimonio mondiale Unesco dal 2019 assieme le Colline del Prosecco di Conegliano. Lo Spumante Valdobbiadene ha ottenuto il riconoscimento di Docg nel 2010 grazie anche alla morfologia del territorio, esposto al sole e che conserva un microclima ideale per la maturazione delle uve.

Bellussi e il legame con Venezia

Le tre linee di vino, Bellussi, Belcanto e Lido 1932, sono espressione della cultura lagunare. La linea Bellussi, infatti, è partner della Biennale di Arte e Architettura di Venezia.

Il prosecco di Valdobbiadene si fa mignon. L'idea di cantina Bellussi che presenta il nuovo formato di bottiglie da 375 ml.
Un brindisi in laguna

La linea Belcanto è dedicata all’opera lirica. La terza linea, Lido 1932, è dedicata alla collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Ho fondato Volgare Italiano per un clic sbagliato. Senza ragionarci e senza la consapevolezza di averlo fatto. Ho lavorato sempre per gli altri avendo poca soddisfazione. Gli anni nell'editoria legata alla moda, bastano. Ora è il momento di guardare avanti. Sono un sagittario, capirete.