
È guerra aperta tra Gallerie degli Uffizi di Firenze e Jean Paul Gaultier
Jean Paul Gaultier citato in giudizio da Gallerie degli Uffizi di Firenze: la Venere di Botticelli non si tocca
Le muse di Jean Paul Gaultier finisco in tribunale. Gallerie degli Uffizi di Firenze, di cui portavoce è il direttore Eike Schmidt, alza i toni: dopo aver ignorato le richieste del noto polo museale, il marchio francese dovrà presentarsi davanti a un giudice.
“Secondo il Codice dei Beni Culturali, l’uso delle immagini di proprietà pubblica italiana è obbligatoriamente soggetto a specifica autorizzazione e al pagamento di un canone“, si legge nella nota degli Uffizi. Sotto accusa è la capsule collection “Le Musée” ispirata alle protagoniste dell’arte. L’illecito sarebbe l’appropriazione indebita delle immagini, ovvero l’uso non autorizzato della Venere di Sandro Botticelli (1485-1486). L’uso di immagini della proprietà pubblica italiana è, infatti, obbligatoriamente assoggettato a specifica autorizzazione e al pagamento di un canone.

Accortasi della violazione della una norma giuridica, la galleria ha prontamente inviato la diffida ai vertici del marchio non ricevendo, però, alcun riscontro. L’azione legale, dunque, si è resa necessaria. La richiesta è mirata al ritiro degli abiti ritenuti “illegittimi” e al risarcimento danni, valutato per 100.000 euro, in favore del museo. “Gli stilisti usano regolarmente le nostre immagini e la maggior parte ha familiarità con la legge italiana, che afferma che qualsiasi uso di opere d’arte di proprietà pubblica deve essere autorizzato e pagato […] L’arte di Botticelli viene utilizzata regolarmente, ma generalmente le aziende chiedono il permesso”, ha precisato il curatore.
La collezione limitata, appartenente alla stagione primavera/estate 2022, era stata presentata lo scorso aprile ed è stata dedicata proprio al connubio tra moda e arte.

