
Palazzo Grimani, la tribuna dei meme
Come cambia la comunicazione museale ai tempi dei Social Network? Un esempio è Palazzo Grimani
Siccome siamo ad agosto, mese prediletto per meritate e sudate vacanze, mi astengo dall’ammorbarvi con dotte analisi, algoritmiche percentuali di visitatori e critiche più o meno costruttive sulla gestione del patrimonio museale nazionale.
Da tempo seguo la pagina social del “Museo di Palazzo Grimani”, ed una cosa mi ha colpito: il sistema che utilizzano per la comunicazione.
Solitamente per un museo il fare “comunicazione” si risolve nell’elencare eventi, opere esposte, e caricare belle foto patinate. Insomma si prendono molto sul serio; per carità non è un male: del resto sono pur sempre luoghi di cultura.
Palazzo Grimani, un nuovo modo di fare comunicazione
Ma la via scelta da Palazzo Grimani è diversa: è divertente, colpisce e ti incuriosisce. Magari non tutto è perfetto, ma in un mare fatto di acque calme e sicure (quasi al limite dello stagnante) è una ondata di freschezza e allegria. In fondo dove è scritto che arte e storia debbano essere seriose?

Quasi dimenticavo: per chi non lo conoscesse Palazzo Grimani è, oltre che un bellissimo museo, un elemento unico per la storia dell’arte e dell’architettura di Venezia.
Fra il 1532 ed il 1569 Giovanni Grimani, Patriarca di Aquileia, e Vettore Grimani, Procuratore di San Marco, ristrutturarono la dimora ereditata dallo zio Antonio Grimani ispirandosi ai modelli classici dell’architettura greca e romana.
Cuore del palazzo è la Tribuna, uno spazio straordinario illuminato da una cupola ispirata al Pantheon, ed è il fulcro dell’itinerario lungo le sale. La scultura con il Ratto di Ganimede, sospesa al centro della sala, è una replica romana di un modello ellenistico. Comprato dallo Stato in condizioni di forte degrado, è stato aperto al pubblico nel 2008 dopo anni di complessi restauri.
A partire da maggio 2019 e fino a novembre 2022, in occasione della mostra “Domus Grimani”, nella Tribuna sono state ricollocate numerose sculture antiche che appartenevano alla collezione cinquecentesca di Giovanni Grimani; un motivo in più per farci un salto al più presto.
E ora, insieme alle bellissime fotografie del museo, godetevi una carrellata di alcuni dei Meme che si sono inventati.
Nel frattempo scivolo nel lettino e stacco con qualcosa di fresco: del resto niente aiuta una calda abbronzatura come un Margarita freddo.
Una serie di meme esilaranti
























Qui il link alla piacevolissima pagina Facebook di Palazzo Grimani:
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