
Food e Art. Con l’Arte io mangio …
Un situazionista interdisciplinare ospite nella cucina di un artista contemporaneo. Quello che un artista di suo mi prepara.
Gli appuntamenti periodici con Andrej Mussa: pubblicazioni fotocronistiche editoriali conviviali di FOOD e ART.
L’Arte come “qualcosa che avviene”. La rubrica di Andrej Mussa che indaga il rapporto tra un artista e le sue abitudini culinarie.


Quinto appuntamento con L’Argo di Allegra Betti Vander Noot è un “Furgone-Westfalia Gianni”…
LA SUA ARTE EMERGE DALLE ACQUE. LA SUA CUCINA DA UN FURGONE
“Bulli”…


Così era soprannominato il primo furgone Volkswagen: casa da viaggio. Ha attraversato e conquistato nella storia una sua identità autonoma e inconfondibile grazie ad alcuni movimenti culturali e sociali che, contribuirono fortemente a connotare il veicolo come il vessillo dell’indipendenza, dell’anticonformismo e del cammino verso il nuovo Vedere… a occhi chiusi…


Allegra rinviene alla luce con i suoi simboli. Piccoli segni pittorici ci vengono oggi restituiti attraverso un disagio urbanistico.
Capita spesso passeggiando per le strade di Milano di rinvenire con lo sguardo i segni del passaggio di Allegra attraverso il suo particolare simbolismo Street Art.
… Passati decenni, li ritroviamo ancora lì: graffiti pitagorici incollati, incisi su vecchi citofoni, su calce o cemento.


Oggi sono delle isole Omeriche… dove il “rosso Allegra” invade la città come un’EDEMA (dal greco οἴδημα, òidema, “gonfiore”) dell’arte contemporanea.
L’acqua è il suo elemento culturale. Il suo accumulo di liquidi marini fa sì che il suo vedere retinico trasformi i suoi viaggi in forme immaginarie…
I suoi filtri onirici, viaggiano verso luoghi mediterranei, dove profondi suoni, odori e sapori strutturano musiche omeriche.






I suoi ghirigori compositivi disegnati attraverso forme sferiche ci riconducono nell’immaginario filosofico della scuola di pensiero Pitagorico al suo livello più profondo. Pitagora credeva che tutte le relazioni potessero essere ridotte a relazioni tra numeri e simboli. Così Allegra si convince che tutte le relazioni possono essere ridotte a relazioni tra note e simboli, all’idea informale di mosaici contemporanei, mappe cromatiche installate su tasselli di carta.






Con gli occhi chiusi il suo tocco pittorico coincide nell’analizzare i punti cardinali del suo corpo. L’immagine percepita da Allegra va dalla sua retina alla corteccia visiva, passando poi attraverso il nervo ottico vedendo così solo ciò che sente… Allegra Betti Vander Noot cura e si cura attraverso la pratica filosofica del Tao: tutto è in divenire in un silenzioso elogio alla calma.





Perché dove Allegra cucina il forno non c’è!
Ecco che l’artista reinventa un piatto: La Feta al forno… in padella.
Questa di Allegra è una ricetta pitagorica. La sua cucina è fondata sulla “triade mediterranea”: frumento, verdure, olio di oliva e vino… poi, il bianco semiduro della Feta, friabile come i villaggi greci sotto il sole d’estate.







Le mani di Allegra, leggermente salate mescolano e strutturano un piatto contadino nel cuore di Milano.
ARGO… (in greco antico Ἀργώ, Argó) era la mitica nave che portò Giasone e gli Argonauti alla conquista del vello d’oro…
Il vello d’oro, secondo la mitologia greca, è un manto di pecora o di ariete dorato, un ariete alato capace di volare che Ermes donò a Nefele. Aveva il potere di guarire le ferite di artisti, mercanti e marinai.




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