
Dior Cruise 2023: il potere dell’artigianato
Siviglia è la piazza prediletta da Maria Grazia Chiuri per la presentazione della Dior Cruise 2023; e il flamenco di Amaya danza in Plaza de España
La carovana del lusso firmata Dior Cruise 2023 fa tappa a Siviglia; il flamenco espresso, dall’artigianato spagnolo, conquista il mondo.
Dior e l’artigianato
Perché le maison del lusso tendono a reclamare l’artigianalità come manifesto delle loro produzioni? In questo momento storico per la moda, è faticoso trovare una chiave espressiva del potere di un marchio; il lusso, dunque, cerca di valorizzare l’estetica con un manifestarsi del potere artigianale che sul fronte della produzione significa creare un ponte comunicativo tra le botteghe e gli atelier più esclusivi.
Maison Dior continua a lavorare sull’esposizione del fatto a mano, con l’obiettivo di valorizzare le culture. Un esercizio che esplora il folklore dei popoli, espressione di orgoglio nazionale. Quanto rimanga di questo sforzo, ai clienti, non è un dato saperlo ma l’impatto mediatico è eccezionale e non alla portata di tutti.

Chiuri definisce i tratti della femminilità spagnola attraverso la figura chiave di Carmen Amaya. La Capitana fu una donna dalle molteplici qualità; camaleontica, ha sfidato l’intero sistema danza, divenendo l’autodidatta che conquistò i palcoscenici teatrali più in vista del mondo. Simbolo di coraggio, forza e ambizione; una professionista al quale il manifesto femminista di Maria Grazia non poteva sottrarsi.

Sacro e profano, casto e glam sono i punti di partenza dello show andaluso. Nella Iglesia de Nuestra Señora de la O di Siviglia, tra fantastici ricami d’oro che rivelano la tradizione culturale della bassa regione spagnola, Chiuri ammira, appunta, crea. Sontuosità nei magnifici ricami ecclesiastici che vengono riportati su in passerella tra migliaia di corolle in Plaza de España.
Il flamenco è il fil rouge della collezione con indumenti che ricordano i costumi di scena. Dai boleri con bordure e passamanerie alle bretelle. Le ruches e le volumetrie si intervallano a capi presi in prestito dal guardaroba maschile come gilet con fodera di seta e i pantaloni indossati dai cavalieri andalusi. L’iconico Mantón di Manila racchiude tutte le storia e i viaggi delle comunità che lo hanno utilizzato appropriandosene di volta in volta. Evocative, le giacche corte decorate dagli alamari. E ancora, il rosso, il nero e le mantiglie di pizzo.




Dior ritorna a Siviglia dopo oltre sessant’anni
Nel 1956, Christian Dior era agli sgoccioli della sua carriera e aveva dato un contributo importante alla moda con il suo New Look e con le linee “Envol” e “zig–zag” (1948), “Verticale” e “Obliqua” (1950), “Ovale” (1951); linea H (ispirata ai corsetti Tudor che sfidavano la gravità spingendo il seno in su – 1954), A-Y (1955). E ancora: la linea a tulipano, la linea a corolla, la linea a palloncino, la linea a profilé, la linea a libro, linea a sacchetto, linea impero, linea a fuso.
Per la collezione primavera/estate 1956 propose un abito dalla gonna a corolla, conosciuto come Bal a Siville.


Nel 1954, propose un abito in piquet ricamato con la tecnica del punto a croce; lo intitolò Nuit de Espagne. Questo conferma il legame tra la griffe francese è la terra andalusa.
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