Mostra Max Ernst Milano
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La mostra su Max Ernst a Milano attesa in autunno

Per la prima volta in Italia, Palazzo Reale di Milano espone le opere di Max Ernst in un’imperdibile mostra

Palazzo Reale di Milano dedica una retrospettiva al pittore, poeta, teorico e scultore tedesco, Max Ernst. in esposizione, oltre 400 opere tra gioielli, dipinti, libri illustrati, sculture, collage e disegni di vario genere. Il materiale rappresenta una raccolta proveniente da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero. Curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech, la mostra su Max Ernst a Palazzo Reale di Milano indaga sull’attività dell’artista, ritenuto tra i massimi esponenti del Surrealismo.

Max Ernst with rocking horse, Paris, 1938 – © 2013, ProLitteris, Zurich – Photo: Max Ernst Museum Brühl des LVR, Stiftung Max Ernst

Max Ernst, un figlio d’arte che amava la filosofia

Ernst è nato in un paesino vicino Colonia (Brühl) era figlio del pittore Philipp Ernst e Louise Kopp. Appassionato di filosofia e psicologia, non terminò mai gli studi accademici perché attratto dall’arte. Nel 1912, assieme al collega e amico August Macke fonda il gruppo Das Junge Rheinland. Avvicinandosi, poi, al movimento Dadaista, fonda a Colonia, con l’amico Hans Arp (tra i massimi esponenti del Dadaismo), un gruppo Dada nella sua città.

Usignolo cinese - Max Ernst
Usignolo cinese – Max Ernst. 1920. Tecnica collage

Non si sottrae alla chiamate delle armi partecipando come soldato durante il primo conflitto mondiale e, nonostante il pericolo vissuto in trincea, appena può si dedica alla sua più grande passione, la pittura.

Tornato a Colonia, si dilette a pubblicare articoli sul potere del colore e inizia a produrre una serie di litografie dopo aver scoperto l’arte iconografica di De Chirico.

Nel 1937 realizzerà una delle sue più importanti opere, spesso accostata a Guernica di Picasso per via del tema trattato. Si tratta de L’angelo del focolare, che dipinse dopo la sconfitta dei repubblicani. La scena rappresenta la potenza distruttiva della guerra con una figura allegorica terrificante che avanza mulinando gli artigli.

Max Ernst,  L'angelo del focolare. 1937
Max Ernst, L’angelo del focolare. 1937

La sua attività esplode con l’incontro dei grandi maestri del Surrealismo come André Breton (fu lui ad accoglierlo nel gruppo surrealista una volta arrivato a Parigi nel 1922) e Paul Éluard. Continuando a coltivare la passione per la scrittura, produrrà i suoi primi romanzi-collage. È il 1929. In questa attività seleziona immagini ritagliate da pubblicazioni scientifiche accostandole a testi di vario genere. “Il collage – dirà – è la nobile conquista dell’irrazionale, l’accoppiamento di due realtà, inconciliabili in apparenza, su un piano che apparentemente non li soddisfa.”

Il frottage di Max Ernst

Histoire naturelle, 1926; Max Ernst
Histoire naturelle, 1926;

Max Ernst, definito dal critica d’arte William S. Rubin, il profeta, fu attratto da svariate tecniche pittoriche. Esordì con il gruppo dadaista (dal qualche prenderà le distanze negli anni ’20 del Novecento), fu promotore del dripping ispirando le opere di Jackson Pollock, e sostenitore della decalcomania. A lui, però, va attribuito il frottage, ovvero la tecnica di sfregare con una matita o con uno strumento con mina, un foglio sovrapposto a una superficie ruvida, tanto da ottenere un’immagine inedita.

Eversiva, difforme, incoerente, la mia opera è inaccettabile per gli specialisti dell’arte, della cultura, del comportamento, della logica, della morale. In compenso ha il dono di affascinare i miei complici, i poeti, i patafisici e un paio di analfabeti

Informazione sulla mostra

Palazzo Reale – come arrivare.

Da martedì a domenica ore 10:00-19:30, giovedì chiusura alle 22:30. Ultimo ingresso un’ora prima. Lunedì chiuso. Dal 4 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023.

Ho fondato Volgare Italiano per un clic sbagliato. Senza ragionarci e senza la consapevolezza di averlo fatto. Ho lavorato sempre per gli altri avendo poca soddisfazione. Gli anni nell'editoria legata alla moda, bastano. Ora è il momento di guardare avanti. Sono un sagittario, capirete.