
Uova di Pasqua artigianali, le proposte del 2022
Quali soni le Uova di Pasqua artigianali da portare a tavola? Vi diamo 7 idee che, siamo certi, vi conquisteranno
Pasqua è alle porte: quali sono le uova artigianali più richieste del momento? Continuate a leggere l’articolo e lo scoprirete.
Spesso sono le botteghe artigianali a deliziarci con le loro uova di Pasqua: piccoli capolavori di alta pasticceria che solo i locali possono pregiarsi. Il maestri pasticceri, però, hanno accomodato le richieste dei consumatori, sempre più attenti alla qualità delle materie prime, creando delle vere opere di pasticceria che quasi dispiace mangiare. E grazie agli e-commerce on-line, oggi tutti potranno godere di queste delizie.
Il cioccolato al latte di Cioccolato Maglio, ora è senza lattosio
Nel leccese (precisamente a Maglie), esiste un’azienda che dal 1875 e nel rispetto della tradizione e del valore della genuinità, produce cioccolato che, lavorato con materie prime del Mediterraneo, creano un sorprendente abbinamento che conquista il palato. Nell’inconfondibile packaging multicolore sono racchiuse e migliori fave di cacao provenienti dal sud America. Quest’anno vi consigliamo il Latte e biscotto, un mix di cioccolato Criollo con sfoglie di biscotto croccante e caramello. E per gli intolleranti al lattosio, Cioccolato Maglio ha realizzato una scelta di uova realizzato con pregiate miscele di cacao Criollo con l’irresistibile latte delattosato; per un gusto rotondo, delicato e setoso.
L’e-commerce di Cioccolato Maglio.

Ernst Knam e l’uovo seduto
In questo uovo di Pasqua ognuno può vederci quello che vuole: due belle chiappe o un cuore rovesciato. Il maître Chocolatier Ernst Knam realizza, in esclusiva mondiale, L’Uovo Seduto: realizzato in cioccolato fondente Señorita 72, dalle sfumature rosse. “L’uovo che non si stanca mai” non è, sicuramente, alla portata dei portafogli di tutti ma sicuramente è indicato per i palati sopraffini. L’Uovo Seduto, però, ha un cuore nobile. Parte del ricavato, infatti, sarà devoluto alla fondazione TOG
Tutte le creazioni di Ernest Knam si possono acquistare, qui.

Le Uova di Pasqua artigianali di Marchesi 1824
Da Milano sino a tutte le tavole degli italiani e non solo: le uova di Pasqua di Marchesi 1824 sono delle vere opere d’arte di Alta Pasticceria, delicate e, soprattutto, buonissime. Nessun colpo di scena: il minimalismo è solo una questione di facciata. Vi consigliamo l’invitante assortimento che contiene una selezione di uova di cioccolato bianco e grue di cacao, cioccolato al latte e granella di nocciola, cioccolato bianco e pistacchio, cioccolato bianco e lampone.
Marchesi 1824, lo shop online.

Giraudo, le uova di Pasqua belle come le opere di Pollock
Artigianalità, creatività e passione Made in Italy: da Castellazzo Bormida (cittadina in provincia di Alessandria) arrivano le uova di Pasqua che sono delle vere opere d’arte, in stile Paul Jackson Pollock, esponente internazionale dell’espressionismo astratto. Le uova di Giraudo, azienda fondata nel 1907 da Giovan Battista Giraudi sono realizzate con le migliori fave di cioccolato; le Creazioni d’Oca sono dipinte a mano dai cioccolatieri . Una vera goduria per il palato e per gli occhi.
Le uova di Pasqua artigianali di Giraudo sono in vendita online.

Uova di Pasqua artigianali 2022. Guido Gobino
Un uovo dalla forma allungata decorato con tanti “bottoni” golosi: un design riconoscibile, quello di Guido Gobino che vizia i suoi clienti con sapori che esplodono nel palato. Le sue fave di cacao provengono dal Venezuela, Ecuador, Colombia, Messico e Tanzania e sono coltivate in maniera sostenibile. IGP, invece, sono le nocciole piemontesi, che l’architetto del cioccolato fa giungere nel suo laboratorio piemontese, direttamente dai piedi delle Alpi.

Amedei, l’uovo di Pasqua artigianale dal cuore esplosivo
Lamponi, ciliegie e fragole su tela fondente. Il guscio di cioccolato fondente 70% custodisce un intenso bouquet di profumi: un’anteprima dell’equilibrio aromatico che scoprirete all’assaggio. L’arte del cioccolato Made in Toscana è un vero viaggio alla ricerca della perfezione. La lavorazione del cioccolato è un valore assoluto per l’azienda che, per controllare direttamente tutta la filiera, ha deciso di investire sulle piantagioni di cacao, in terre lontane.
Qui, potete acquistare la collezione di cioccolato dedicato alla Pasqua.

Sabadì, dalla Sicilia la fusione tra le ceramiche di Caltagirone e l’uovo di Pasqua
Pasquale è al cioccolato fondente mentre Pasqualina è al gusto cioccolato al latte. Il regalo ideale, per la Pasqua 2022, arriva direttamente da Modica. L’uovo, ottenuto con pregiate fave di cacao, viene proposto con questi fantastici vasi (da collezionare) lavorati e dipinti a mano a Caltagirone: città sicula famosa per le sue ceramiche.
Cosa aspetti? Prenota subito queste fantastiche creazioni a questo link.

Le origini dell’uovo di Pasqua
Come è nata la tradizione dell’uovo di Pasqua? La leggenda narra che fu re Sole, Luigi XIV, agli inizi del Settecento, a commissionare al suo maestro cioccolataio, un uovo di Pasqua realizzato con crema di cacao. L’usanza di regalare un uovo di Pasqua, però, affonda le sue radici nel Medioevo. Fin dall’antichità, infatti, l’uovo ha il suo valore simbolico. Alcune culture, infatti, credevano che l’unione tra cielo e terra formava un uovo, simbolo di vita. Per gli antichi egizi, invece, era l’origine di tutto; la sintesi perfetta dei quattro elementi: terra, acqua, aria, fuoco.

Tra i cristiani, l’usanza di regalare uova di Pasqua giunge nel Medioevo, localizzata in Germania. Tra le gente comune era abitudine regalarsi uova bollite; gli aristocratici, invece, erano soliti regalare uova in argento, oro o platino.
Certamente, le uova più preziose sono state realizzate per lo zar di Russia, Alessandro III, dall’orafo di corte Peter Carl Fabergé (1846-1920). La collezione vanta ben 152 esemplari di inestimabile valore artistico ed economico. Le sue uova Matrioska contenevano, al suo interno, un prezioso regalo. Pare che il dono dell’uovo, con la sorpresa al suo interno, sia da attribuire proprio a Fabergé. La tesi, verrebbe smontata da un’altra usanza torinese, che vorrebbe l’uso del regalo nell’uovo di Pasqua, già nel Settecento. E ci sarebbe da credere visto che proprio i piemontesi hanno il dono dell’arte cioccolatiera.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
Per Bacco. Le 5 cantine vinicole italiane da scoprire

