
Tadashi Kawamata a Milano con la mostra che racconta i suoi nidi
Torna a Milano l’artista giapponese Tadashi Kawamata. I suoi Nets saranno in mostra al Building dal 31 marzo al 23 luglio 2022
Tadashi Kawamata. Nests in Milan, questo è il titolo dell’attesissima mostra al Building di Milano che vede protagonisti i nidi dell’artista giapponese.
Curata da Antonella Soldaini, l’esibizione è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, la Pinacoteca di Brera, la Fondazione Cariplo e il Grand Hotel et de Milan.

Sperimentare l’arte come se fosse un nido: Kawamata ci accompagna nelle sue grandi opere in legno che assurgono ogni valore che noi essere umani diamo al termine “nido“. Gli interventi site-specific sono realizzati negli spazi interni di Building e sulla sua facciata andando, poi, ad occupare gli esterni dell’Accademia di Brera, in un non-luogo che dialoga con l’intima sensibilità dell’artista che racconta la rinascita attraverso le sue opere. Tadashi, opera studiando il contesto sociale, riflettendo sulle relazioni umane. Le sue installazioni non coinvolgono un solo edificio, ma come racconta Tadashi Kawamata. Nests in Milan, va a coinvolgere il tessuto urbano della città che lo ospita.

La sua architettura si arreca l’onere di far riflettere sulla condizione stessa del nido come significato simbolico di crescita e accoglienza. Dal 1998, infatti, l’artista plasma questo elemento primitivo come evoluzione delle stratificazioni culturali e sociali.
Chi è Tadashi Kawamata
Nasce a Hokkaido nel 1953 e attualmente vive tra Tokyo (è stato docente all’Università do Belle Arti di Tokyo dal 1999 al 2005) e Parigi, dove insegna all’Accademia delle Belle Arti della città. È stato anche nominato direttore creativo della seconda Triennale di Yokohama in Giappone.

Lungo la sua carriera ha esposto nei maggiori Paesi al mondo. Le sue opere sono state accolte Alla Serpentine Gallery a Londra, al Kunsthalle, Recklinghausen, Meguro Museum of Art di Tokyo. E ancora, Palazzo Strozzi, Biennale di Venezia, Centre Pompidou Metz, Pushkin Museum (Mosca) , MAAT Museum of Art Architecture and Technology di Lisbona.
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